In una giornata come questa dove mi sono svegliato con un mal di “TARI” fortissimo e se ci fermiamo a riflettere per capire da dove arriva questo disagio, ci accorgiamo che nel 2025 i cittadini di Como hanno già visto aumentare la bolletta dei rifiuti.

Il nuovo Piano Economico Finanziario (PEF), approvato dal Consiglio Comunale il 31 marzo 2025 e tradotto nelle tariffe della delibera n. 27 del 14 aprile 2025, ha fatto lievitare i costi del servizio fino a 16,6 milioni di euro, con un incremento del +7% rispetto al 2024.

Secondo i documenti ufficiali del Comune, la crescita è legata alla revisione dei prezzi del contratto (personale, carburanti, materiali), approvata a fine agosto con una variazione media +8,72%.

Il risultato è che una famiglia tipo comasca (4 persone, 115 mq) paga oggi oltre 320 € all’anno, circa 23 € in più rispetto al 2024.

📈 Nuove voci in bolletta TARI 2025

Oltre all’aumento generale, nella bolletta TARI 2025 sono comparse tre nuove micro-componenti denominate UR1a, UR2a e UR3a, che incidono in modo marginale sul totale ma contribuiscono a spiegare il perché di alcune variazioni tra utenti e tipologie di abitazioni 👇

🔹 UR1a → copertura costi per la raccolta dei rifiuti accidentalmente pescati nel lago

💰 0,10 € a utenza

🔹 UR2a → fondo per agevolazioni in caso di eventi eccezionali o calamità

💰 1,50 € a utenza

🔹 UR3a → contributo al bonus sociale TARI per famiglie in difficoltà economica

💰 circa 6,00 € a utenza

📌 In totale sono circa 7,60 € in più per famiglia, introdotti nel 2025 per finanziare fondi e compensazioni previste dal nuovo regolamento.

Ma non è tutto: dal 1° gennaio 2026 con il nuovo Regolamento TARI, già approvato dalla Giunta comunale il 10 ottobre 2025, la situazione può ancora peggiorare.

Le novità introdotte – tra cui la nuova modalità di calcolo basata sulla superficie catastale (80% della superficie complessiva) e la piena applicazione dei criteri ARERA per la copertura totale dei costi – rischiano di comportare ulteriori aumenti nel 2026, stimabili tra il +5% e il +7%.

Tutto questo a parità di servizio e senza nessuna nuova azione i cittadini comaschi vedranno dietro la locuzione “allineamento” il solito “aumento” a carico delle famiglie.

💭 E intanto il Comune di Como chiude l’anno con oltre 40 milioni di avanzo di bilancio.

Un risultato che potrebbe sembrare positivo, ma che racconta anche l’assenza di una visione concreta su come reinvestire quelle risorse nella città e per i cittadini.

Mentre le bollette crescono e le famiglie pagano di più, le idee e i progetti restano fermi al palo.

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